Il biancomangiare è un dolce al cucchiaio tipico della cucina siciliana, una preparazione genuina e antica frutto del non voler buttare mai via nulla. Il biancomangiare deve il suo nome agli ingredienti bianchi e candidi che si utilizzano per prepararlo: zucchero, amido, latte e latte di mandorla. La ricetta del biancomangiare è molto semplice, somiglia un po’ a un incrocio tra un budino e una crema pasticcera. Si prepara qualche ora in anticipo e poi si fa raffreddare in una ciotolina o in uno stampo apposito. La ricetta del biancomangiare si può fare in tante versioni diverse, non ne esiste una più giusta di un’altra perché come tutti i piatti della tradizione nasce per necessità e si “aggiusta” e modifica in base alle esigenze del momento.
Biancomangiare: le origini
Le origini del biancomangiare sono molto antiche, si deve andare indietro nel tempo fino al Medioevo per trovare una preparazione simile che potrebbe aver dato origine al dolce che conosciamo oggi. Le origini di questo dolce sono probabilmente arabe, in Sicilia questo dolce si è diffuso a partire dal XII secolo e, subito dopo, anche nel resto dell’Europa. In Francia, il biancomangiare, si chiama “blanc manger”.
Biancomangiare: tradizione e varianti
Il biancomangiare si può preparare con il latte vaccino oppure con il latte mandorle, oppure con un mix dei due come ho fatto io. In Sicilia va per la maggiore il latte di mandorle, perché le mandorle fanno parte della nostra tradizione e in casa non mancano mai. Per aromatizzare il biancomangiare si possono utilizzare gli ingredienti che preferite, a me piace mettere la scorzetta di limone fresca, ma va benissimo anche la cannella. Dato che questo è un dolce semplice, meglio usare un aroma che non copra troppo gli altri ingredienti.
Il biancomangiare è un dolce sano e semplice, non ha uova, gelatina o colla di pesce e si può preparare facilmente con quello che si ha in casa. Se non avete l’amido, ad esempio, andranno bene anche la maizena o la farina.
Io ho messo il biancomangiare in uno stampino da mostarda e una volta rappreso si è creato questa trama con il fiorellino. Potete utilizzare ciotoline, stampini per muffin o tortine, si può mettere anche nello stampo grande da budino e poi servirlo a fette. La decorazione si può fare a piacere con mandorle tostate o caramellate, scagliette di cioccolato oppure cioccolato fuso.
Tempo di preparazione | 20 minuti |
Tempo Passivo | 4 ore |
Porzioni |
persone
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- 300 ml latte di mandorle
- 200 ml latte
- 100 gr zucchero
- 50 gr amido di mais
- limone
- cannella
Ingredienti
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- In un pentolino antiaderente mettete 300 ml di latte di mandorle e 100 ml di latte vaccino, mescolate e aggiungete lo zucchero.
- Con un coltello affilato prelevate la scorza del limone, solo la parte gialla, e mettetela nella pentola.
- Accendete il fuoco al minimo e portate a ebollizione.
- Nel frattempo mettete i 100 ml di latte rimasti in un bicchiere e versate l’amido setacciato, mescolate bene fino ad avere un composto cremoso e senza grumi.
- Versate il composto di latte e amido nella pentola e mescolate con una frusta a mano per farlo sciogliere. Continuate a mescolare, sempre con la frusta, fino a quando la crema si sarà addensata.
- Togliete le scorzette di limone con una pinza o aiutandovi con una forchetta.
- Dividete il composto negli stampi, coprite e fate raffreddare a temperatura ambiente per una mezz’oretta. Poi trasferite tutto in frigorifero e fate rassodare per 3 -4 ore.
- Estraete il biancomangiare dallo stampo aiutandovi con un coltello e mettetelo in un piattino. Guarnite a piacere e servite.
Il biancomangiare si conserva in frigorifero per un paio di giorni.